Blog Immobiliare

Elettrodomestici: quale consuma di più?

In tempi di risparmio energetico, per l'ambiente e anche per la bolletta, è del tutto lecito interrogarsi rispetto al consumo degli elettrodomestici di casa.

La classe energetica degli elettrodomestici

Conoscere la classe energetica ci aiuterà a scegliere ed usare gli elettrodomestici con più consapevolezza. La scala dei consumi è riportata su un'etichetta apposta sopra all'elettrodomestico che vogliamo esaminare: è raffigurata dalla lettera A alla lettera C. La G è attribuito il colore rosso: si tratta di una classe energetica molto bassa, che quindi comporta alti dispendi energetici. La D è gialla mentre F ed E sono arancioni a significare che queste classi sono intermedie e non particolarmente efficienti. Il verde accompagna invece le classi C, B e A, le migliori. Alla lettera A può essere aggiunto uno o più simboli +, che classificano la qualità energetica alta o altissima dell'elettrodomestico. Quest'ultima categoria è la migliore per risparmiare. Frigorifero e il televisore sono rispettivamente al secondo e al terzo posto tra quelli più usati in Italia (dopo la lavatrice). Un frigorifero classe A da circa 300 litri (con freezer), acquistato circa due anni fa, potrebbe costare in bolletta tra i 10 e i 15 euro al mese; una tv da 30/40 pollici, se usata circa 8 ore al giorno, può costare circa 5 euro al mese.

...

Come utilizzare la luce naturale negli edifici

Un utilizzo eccessivo di luce artificiale in casa aumenta il consumo energetico giornaliero, influendo notevolmente sull’inquinamento luminoso delle nostre città, ma non solo: le luci impiegate a livello domestico alterano la nostra percezione dell’ambiente e hanno un forte impatto sulla salute, modificando l’equilibrio delle funzioni base dell’organismo. Per stabilire con esattezza quali siano le tasse per l’acquisto di casa dovute, è necessario analizzare se si tratti di acquisto prima casa o acquisto seconda casa.

Calcolare la luce naturale in un edificio

Il parametro che qualifica il livello d’illuminazione naturale si chiama FLDm Fattore di Luce Diurna Medio: si tratta del rapporto tra il livello di illuminamento in un punto posto su un piano orizzontale sotto l’intero emisfero celeste in assenza di ostacoli e l’irraggiamento solare diretto. L’esistenza di un tale requisito risulta necessario per sfruttare la luce diurna e, dunque, contenere i consumi di energia elettrica. Per ottenere una buona illuminazione naturale diretta, deve essere calcolata in ogni stanza la quantità di luce naturale: ad esempio, il raddoppiamento della superficie di una finestra corrisponde a un aumento di luminosità dell’ambiente pari al 60%.

Come si diffonde la luce naturale

Occorre sapere che la luce naturale si diffonde negli edifici attraverso varie modalità:

  • l’illuminazione laterale (sidelighting) che proviene dalla luce variabile di finestre aperte nelle pareti opache;
  • l’illuminazione zenitale (toplighting), prodotta da aperture e lucernari posizionati sulle coperture;
  • l’illuminazione dall’interno (corelighting), generata da atri, cortili e chiostri costruiti nell’edificio, in base a necessità, ore del giorno e stagioni dell’anno.
...

Identikit della casa ideale per giovani

La ricerca "La casa dei giovani di domani", realizzata da Scenari Immobiliari in collaborazione con COIMA, ha la finalità di individuare quali sono le dimensioni e le caratteristiche della casa ideale per i giovani.

...